Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone

Il Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone è una area naturale protetta della Lombardia situata nel territorio del Meratese

Territorio

Il Parco si estende per una superficie di circa 2.360 ettari. Il parco è l’ultimo sito di interesse ambientale a conservare aree boschive incontaminate e specie animali (come il gambero di fiume, la salamandra, il tasso e lo scoiattolo) prima della megalopoli milanese. È attraversato dal torrente Curone e da altri ruscelli (Lavandaia e Molgorella).

Flora

Nonostante l’introduzione della robinia, pianta d’origine nordamericana con tendenze invasive, sono conservate all’interno del territorio del parco numerose specie arboree autoctone, come il castagno, il faggio, la rovere, la roverella ,la farnia , il carpino e l’Ontario.

Fauna

Con l’istituzione del parco, nel 1983, si è evitato che anche quest’ultimo lembo di Brianza venisse ricoperto di cemento, e si è contribuito efficacemente alla conservazione di una ricca fauna.

Mammiferi

Nel parco, oltre alle 26 specie di mammiferi e alle 8 di pipistrelli , sono presenti diverse specie di roditori ( ghiro, scoiattolo, topo selvatico, arvicola, moscardino, talpa, toporagno, riccio, tasso, lepre, volpe, donnola, faina).

Scoiattolo rosso e scoiattolo grigio. Entrambe le specie di Scoiattolo erano assenti nel Parco fin grosso modo la fine del XX secolo.
Nell’anno 2000, una campagna di reintroduzione portata avanti dall’ente Parco ha consentito di ripopolare il territorio con esemplari di Scoiattolo rosso.
Quasi contemporaneamente a questi fatti fece la sua comparsa anche lo Scoiattolo grigio, specie di origine nord-americana, nelle immediate adiacenze del Parco.

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Uccelli

Il parco presenta una interessantissima avifauna, sia stanziale che di passo. È possibile trovare uccelli di tutti i tipi , non a caso presenta uno degli areali di nidificazione più settentrionali in Italia dell’occhiocotto, piccolo uccello amante delle zone cespugliose e mediterranee. Altrettanto importante la presenza di specie rare legate alla macchia come lo zigolo nero e la sterpazzola. Il parco è anche un’oasi importantissima per il passaggio di tantissimi uccelli migratori.

Anfibi e rettili

Il fiore all’occhiello del parco è la presenza della rana di Lataste, una specie endemica della Valpadana seriamente minacciata. Altri anfibi presenti sono la salamandra, il rospo e la rana. Tra i rettili, particolarmente diffusi la lucertola, il ramarro e diverse specie di biscia

Presidente: Dr. Eugenio Mascheroni (eletto con delibera Comunità del Parco n. 03 del 16.01.2012)
Direttore: Dr. Michele Cereda
La gestione del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone è affidata alla Comunità del Parco di cui fanno parte i seguenti Enti:
• Comune di Cernusco Lombardone
• Comune di Lomagna
• Comune di Missaglia
• Comune di Montevecchia
• Comune di Olgiate Molgora
• Comune di Osnago
• Comune di Perego
• Comune di Rovagnate
• Comune di Sirtori
• Comune di Viganò
• Comune di Merate
• Provincia di Lecco
L’Ente Parco ha sede a Montevecchia
L’Ente per la gestione del Parco ha sede in:
Loc. Butto, 1
23874 Montevecchia (LC)
Tel.: 039/9930384
Fax: 039/9930619

La dorsale montuosa che si protende dalle rive del lago di Lecco verso sud, fino a terminare con la collina di Montevecchia collega il Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone con il Parco Regionale del Monte Barro, con una vista a volo d’uccello sul sottostante Parco Regionale dell’Adda Nord e in lontananza il Parco Regionale della Grigna a nord e il Parco della Valle del Lambro a ovest

                               Piccolo gioiello a ridosso della metropoli milanese

Il Parco è un’area in cui sono presenti centri urbani, insediamenti produttivi, aree destinate all’agricoltura e all’allevamento oltre che a monumenti architettonici di grande valore artistico e culturale.

                                                Le piramidi di Montevecchia

Un’altra attrattiva del parco ,che attrae molti visitatori, è il mistero delle piramidi: qualcuno le attribuisce ai Celti, altri addirittura agli extra terrestri. Sono tre, posizionate come le stelle della cintura di Orione, in modo simile a quelle di Giza in Egitto, però, a differenza di queste, sono state ricavate modellando delle colline.

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Vergani Christian

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